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Scuola e animatori digitali


Si apre evidenziando il paradosso di coloro che chiedono «alla scuola di tenere fuori dalle aule quei dispositivi che poi i genitori mettono nelle mani dei figli fin dalle età più tenera, senza alcuna avvertenza» lo scritto di P. Soldavini, per poi passare a evidenziare più posizioni (sempre autorevoli) come il report dell'Ocse, o Dianora Bardi, vicepresidente di ImparaDigitale, Roberto Maragliano, docente di Tecnologie dell'istruzione sempre all'Università Roma Tre, Benedetto Vertecchi, pedagogista presso la stessa Università.

«Aggiungere le tecnologie del XXI secolo alle pratiche di insegnamento del XX secolo semplicemente diluisce l'efficacia dell'insegnamento» sancisce l'Ocse nel suo report dedicato al tema e conclude «La tecnologia può amplificare l'effetto di un ottimo insegnamento, ma un'ottima tecnologia non può sostituire un cattivo insegnamento». L' Ocse, istituita nel 1960, è specializzata sull'analisi dei sistemi scolastici e segue con attenzione il tema dell'utilizzo delle tecnologie in chiave didattica.

Gli animatori digitali di ogni scuola dovranno condividere e riproporre le esperienze positive all'interno della propria scuola. «L’animatore coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD anche previste nel piano nel Piano triennale dell’offerta formativa della propria scuola. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non un supporto tecnico.» (Miur, Procedura per l'individuazione degli animatori digitali, FAQ 12, 07-12-2015)

Ecco alcuni recenti scritti apparsi in Il Sole 24 Ore:

Distrae e fa perdere la memoria o migliora e personalizza l'apprendimento? Il digitale a scuola fa sempre discutere di Pierangelo Soldavini , 19 febbraio 2016

Il digitale a scuola / Le opportunità , 19 febbraio 2016

Il digitale a scuola / Le paure e i rischi , 19 febbraio 2016

• Il digitale innova a scuola. Ma non da solo di P. Soldavini, 17 gennaio 2016, in nòva

Mentre parte il Piano scuola digitale del Miur, proseguono le polemiche sulla reale efficacia delle tecnologie nell’apprendimento. Il digitale certo non sostituisce completamente gli altri strumenti didattici, ma offre opportunità. Ed è compito della scuola anche educare i ragazzi a un uso corretto. Perché sono anzitutto i buoni insegnanti che possono fare una buona scuola

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