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La cartografia di Soldati

«[…], era un'altra carta: una carta di navigazione americana, molto particolareggiata, al 25.000 o forse al 10.000. Rappresentava un angolo della costa del Massachusetts, tra Dennis Port e il faro di Chatham, con in mezzo la lunga lingua sottile di Monomoy Island. La parte del mare è tutta costellata di infiniti piccolisimi numeretti, ognuno dei quali segna in fathoms una diversa profondità. Sono marcati i minimi scogli, e i banchi di sabbia, e le boe galleggianti con le campane per la nebbia, e il colore dei loro segnali luminosi e il tempo di accensione in secondi.» [MS 1956, p. 981 - 982], sul retro un'opera di cartografia astronomica, un ex tempore eseguito con osservazioni durante la lenta navigazione atlantica. E' un documento prezioso per Mario Soldati che ne parla in uno scritto sul Corriere della Sera: sia per il recto la Carta del cielo che per il verso la carta nautica. «Da venticinque anni, prima di ogni viaggio, non dimentico di mettere la carta nella valigia» [MS 1956, p. 980]

Soldati a bordo di una nave da carico

E' il rientro in Italia dall'America ed è un viaggio in condizioni ben diverse dall'andata, non più il Contebiancamo, transatlantico in servizio tra Genova e New York, dove si imbarca nel novembre 1929, bensì un passaggio su una nave da carico, due anni dopo. Si tratta di «un piccolo piroscafo mercantile» [MS 1956, p. 982] della Cosulich Società Triestina di Navigazione con sede a Trieste, Ida della lunghezza di 122 metri circa e largo poco più di 16 metri, per una stazza lorda di poco oltre le 6.000 tonnellate. Si consideri che il transatlantico di linea misurava quasi 200 metri ed aveva una velocità di venti nodi.

Mario Soldati sbarcherà a Trieste nel gennaio 1931, dopo un mese di navigazione. Il mercantile avrà varie vicissitudini nel corso della Seconda guerra mondiale, Soldati nello scritto del 1956 lo dà per «distrutto». Ne ha il comando effettivo il primo ufficiale «capitano Mario Gladulich di Lussinpiccolo». [GV 2012] «Piccolo, magro, forte, biondo brizzolato, un viso rugoso e rosso da marinaio, occhi celesti e sorridenti, ma con un che di triste e di austero in tutto il suo comportamento» [MS 1956, p. 983] Gladulich «era colto, anche di letteratura e di storia. Aveva, naturalmente, fatto gli studi sotto l'Austria-Ungheria. […] Conosceva e citava Dante, Petrarca, Ariosto, Metastasio, Monti, Leopardi, Foscolo e Carducci. Sapeva a memoria perfettamente tutti i Sepolcri.» [MS 1956, p. 984]

E' lui l'autore della Carta del cielo ossia del «Planisfero Celeste» [MS 1956, p. 982] che Soldati sa di avere in valigia «Eccola qui, la carta. Declinazione +, e declinazione -. L'orizzonte, le linee ideali delle costellazioni, i nomi arabi o latini, le stelle di prima grandezza coronate di punte a inchiostro rosso, le altre segnate con un circoletto nero» [MS 1956, p. 983]. E' colui che «nella lunga traversata (più di un mese, da Nuova York a Trieste) mi aveva dato, ogni notte, quelle che io, nel mio entusiasmo, credetti le mie prime lezioni di astronomia. Furono le sole.» [MS 1956, p. 982]

E' una figura umana e professionale che colpì il giovane Soldati, che lo coinvolge in altro romanzo, dando atto che le Costellazioni «me le ha insegnate allora il capitano Mario Glàdulich, e non le ho mai dimenticate» [MS 1974, p. 871]

La distanza tra i porti di New York e Trieste è di 4.883 miglia marine [GT, p. 1], vale a dire circa 8.800 chilometri. Effettivamente considerando che la Ida poteva tenere una velocità di crociera di sette nodi (in ragione della massima pari a dieci) e gli inevitabili scali, i giorni di navigazione si attestano in oltre trenta: «il mese più felice, il ricordo più bello della mia vita» che subito dopo quantifica meglio in «tutto un mese e più» [MS 1956, p. 984]

Soldati è a bordo tra il dicembre 1930 e il successivo gennaio. «Non ero un passeggero» precisa [MS 1956, p. 983], il tipo di nave non lo ammetteva e l'armatore scriveva al comandante che l'imbarcato «naturalmente deve lavorare a bordo», il trattamento riservatogli dallo stesso in effetti sarà da "ufficiale".

La carta di navigazione americana

Bisogna premettere che da più parti della produzione soldatiana si evince una buona conoscenza di quella parte dell' East Coast. Quella parte di Connecticut deve essere stata ben nota allo scrittore se la coppia Edith Sladek e Edoardo Telucci – la prima è la sposa americana, il secondo l'io narrante, il docente di letteratura italiana – all'inizio della loro relazione frequentano locali «a Hartford, New Britain, New Haven, Norwich, perfino a Providence nel Rhode Island, una volta a Boston, una volta a New York» [MS 1977, p. 63] Sono tutte realtà urbane a est di New York verso Cape Cod, comprese le vicine Willimantic e Storrs, sede dell'Università del Connecticut – rispettivamente casa e lavoro del professore – e l'atlantica Pawcatuck, spiaggia sulla penicola alla foce dell'omonimo fiume [MS 1977, p. 31 e 50], che assomiglia – in piccolo – alla Monomoy Island.

Passando alla carta presentata dall'Autore bisogna dire subito che si tratta di uno dei fogli cartografici allora in dotazione ai mercantili con destinazione New York ed è parte dell'insieme di charts che rappresentano in dettaglio la costa atlantica del Massachusetts, tra quest'ultima città e Boston. Il triangolo quasi equilatero con dieci miglia di lato formato dai luoghi esplicitamente citati (Dennis Port, Chatham, Monomoy Island) è così composto: il primo lato è la costa esposta a sud tra la località Dennis Port [NOAA-13229_1] e il faro di Chatham [NOAA-13248_1], il secondo consiste nella citata «lunga lingua sottile di Monomoy Island» [MS 1956 , p. 982], il terzo - virtuale - usa per vertice l'estremità sud della penisola [NOAA-13244_1].

L'ambito di mare è compreso in una tavola d'insieme alla scala 1:80000 [NOAA-13237_1] [NOAA]. In tutte le cartografie le profondità sono "soundings in feet", mentre Soldati ricorda la batimetria in fathoms.

Alcune indicazioni per la lettura delle cartografie

Per Monomoy Island [NOAA-13244_1 e NOAA-13248_1] va richiamato quanto constatato da Johna Till Johnson, «We finally, reluctantly, had to accept the evidence of our lying eyes. Despite the “up-to-date” charts and GPS, Monomoy Island had somehow, mysteriously, become Monomoy Peninsula» [JTJ 2012]. Una penisola che in qualche maniera si intuiva dalla cartografia di Soldati se la descrive come una «lunga lingua sottile» [MS 1956, p. 982].

Nella [NOAA-13244_1] troviamo con riferimento alla navigazione:

- ABAND LT HO : Abandoned lighthouse

- Obstn : Obstruction

- FI : Flash, flashing (light)

- s : seconds

- Priv : Private, Privately

- C : Can, Cylindrical (buoy) - boa

- PA : Position approximate

Al riguardo utile rimane [RRH, 1981]

Altre annotazioni legate alla toponomastica sono:

Monomoy Island : l'estremità a sud risulta abitata dal 1710 al 1876, tranne pochi anni intorno al 1860 quando un uragano distrusse l'insenatura portuale. Ora per i notevoli caratteri ambientali è un National Wildlife Refuge.

Monomoy Point Light Station : è il faro da tempo fuori servizio, si tratta di un esempio di cast-iron light construction, si veda la documentazione fotografica e i disegni presso la Library of Congress

Powder Hole : questo toponimo nel corso del XIX secolo, designava un approdo naturale interno - Nantucket Sound side - a Monomoy Point che richiamò l'insediamento di un significativo villaggio di pescatori, Whitewash Village. Nella carta non è ben riferito si tratta della profonda insenatura a ovest. Per avere cognizione delle trasformazioni, si veda la pagina che mapcarta.com dedica al luogo e il reportage di Johnson sulla circumnavigazione in kayak [JTJ 2012].

Ponds : - stagni

Oltre alla disponibilità di un mezzo decisamente flessibile nell'impiego come il kayak va segnalato l'impiego di tecnologie satellitari ormai integrate nella cartografia per la navigazione, con la notevole disponibilità di dati di elevata risoluzione [MP 2001]. Le cartografie on line rendono possibile la visualizzazione mirata delle località, mediante permalinks. Qui utilizziamo openseamap.org , per le tre indicazioni date da Mario Soldati:

Resta inteso che una cosa è la preliminare pianificazione di una navigazione, il controllo a priori di alcune situazioni, la documentazione per la verifica di ipotesi, altro è la navigazione vera e propria per la quale non si può prescindere dalla conoscenza / disponibilità della cartografia ufficiale.

La carta del cielo

E' noto il carattere di «io narrante osservatore della realtà e personaggio palesemente autobiografico» di ampia parte della scrittura di Soldati [BF 2009, p. XVIII]. La lettura del cielo notturno nel freddo inverno del Sestiere non si avvale del recto del foglio di cui trattiamo, ma della propria (limitata) conoscenza. Sono «Prima di tutte, Orione, che in questa stagione è alto, e Sirio; poi i Cigni, Cassiopéa, le due Orse, il Toro con Alfa, il Sagittario, il quadrato di Andromeda, i Gemelli, Alphard, Procione … Come sempre, melanconicamente, mi fermò lì.» [MS 1956, p. 980]

Vediamo i termini uno per uno:

MS I – il cacciatore gigante Orione, famosa costellazione antropomorfa

MS II – Sirio Alpha Canis Majoris la principale del Cane Maggiore

MS III – la “croce” dei Cigni

MS IV – la “w” di Cassiopéa

MS V – le due Orse la Maggiore con il Grande Carro e la Minore con Alpha Ursa Minoris, la Stella polare

MS VI – la “v” del Toro con Alfa cioè Aldebaran, l’ “occhio” del Toro

MS VII – la “teiera” Sagittario

MS VIII – il quadrato di Andromeda: per la precisione si tratta del Quadrato di Pegaso con le stelle Alfa Pegasi, Beta Pegasi e Gamma Pegasi, più la Delta, ora Alpha Andromedae (nota anche come Alpheratz) parte della costellazione di Andromeda

MS IX – il “rettangolo” dei Gemelli

MS X – la luminosa Alphard dell’Idra

MS XI – Procione del Cane Minore.

Le stelle e le costellazioni sono quelle viste al Sestiere, pensate dalla carta astronomica disegnata sul retro della carta nautica delle acque del Nantucket Sound.

Non è l'unica volta che l'io narrante di Soldati osserva il cielo notturno, molti anni prima nel suo capolavoro dedicato all'America [MS 1935, p. 181 - 182] specificando che «Le stelle c'erano, tutte. […] Vedevo l'Orsa, vedevo i Cigni, Arturo, Vega, Tarazed e Cassiopea. Ed era come se le vedessi in una carta astronomica, in un planetario perfezionato.» La Carta del cielo era già nella valigia.

Quattro delle sei saranno riprese. Consideriamo le stelle:

MS XII – la luminosa Arturo Alpha Bootis, della costellazione Bootes

MS XIII – Vega Alpha Lyrae della Lira, costellazione piccola ma ben riconoscibile

MS XIV – Tarazed dell'Aquila, sono entrambe visibili in estate e questo torna con il romanzo [MS 1935, p. 177]

Altro riferimento per le costellazioni è Lo smeraldo, dove in una «notte fredda, pura, e senza luna […] Guardai le stelle. Non erano cambiate. Azzurre, vibranti, palpitanti, bucavano fittissime tutto intorno sopra di noi l'immensità nera. Dissi piano, tranquillamente, a mio figlio, tracciando con l'indice, in alto, le figure delle costellazioni: "Cassiopea, il doppio W ... Orione, le spalle, la cintura, la daga, le ginocchia ... Sirio, lì sotto, a sinistra, la più bella di tutte. Le Pleiadi ... Castore e Polluce ... Vega, laggiù sulla montagna. E, sulla Spezia, Arturo ... E i Cigni ..." stavo per aggiungere: "I Cigni, guarda, la lucerna del Carabiniere!" […] "L'Orsa Maggiore, e, tirando una linea diritta, vedi là, la Polare! Poi, di nuovo, Cassiopea!». [MS 1974, p. 871] Tra le undici stelle e costellazioni nominate, otto (MS IV, I, II, IX, XIII, XII, III, V) tornano con quelle citate in precedenza. In questo romanzo la cartografia ha un ruolo significante nel momento identificativo del luogo dove cercare la pietra. [MS 1974, p. 805 e 809 - 810]

Sembra venga sottointesa da Soldati con questo racconto "corto" [BF 2009, p. LIII], una sorta di esigenza di conoscenza del cielo per meglio intendere la terra, come per una delle città invisibili di Calvino, tanto che «Con tale arte fu costruita Andria, che ogni sua via corre seguendo l'orbita d'un pianeta e gli edifici e i luoghi della vita in comune ripetono l'ordine delle costellazioni e la posizione degli astri più luminosi: Antares, Alpheratz, Capella, le Cefeidi» [IC 1972, p. 156]

Chiosiamo i riferimenti:

IC 1 – Antares Alpha Scorpii il "cuore" dello Scorpione

IC 2 – Alpheratz è la soldatiana Alpha Andromedae (= MS VIII)

IC 3 – Capella della pentagonale Auriga, vicina al Toro

IC 4 – la "casa" delle Cefeidi vicino a Cassiopea.

 

Bibliografia di riferimento

[MS 1956]

Mario Soldati, La carta del cielo, «Corriere della Sera», 3 gennaio 1956, poi in La Messa dei villeggianti, Arnoldo Mondadori editore, Milano 1959, e infine in Mario Soldati (a cura di Bruno Falcetto), Romanzi brevi e racconti, Arnoldo Mondadori editore - I Meridiani, Milano 2009

[GV 2012]

Gabriele Vidulich ricordando con orgoglio gli anni di scuola all'Istituto Nautico di Lussinpiccolo, antica istituzione dell'isola, cita alcuni comandanti lussignani tra cui "dei tempi precedenti" Mario Gladulich, cfr. il testo datato 30 aprile 2012, in lussin.com , URL consultato il 2 novembre 2016. Un capitano con lo stesso nome risulta al comando del Marco Polo nel 1951, cfr. Massimo Tricamo, scritto in onore del capitano direttore di macchina Salvatore «Totò» Milazzo (1896-1980), in salvatoremilazzo.blogspot.it , 16 giugno 2012, URL consultato il 2 novembre 2016.

[GT]

G. Timpano (Elaborazione di), Tabella 1 Distanze in miglia marine tra porti, in logisticaeconomica.unina.it , URL consultato il 2 novembre 2016

[MP 2001]

Massimo Pasqualin, Cartografia nautica e Sistemi informativi per la navigazione. Indicazioni tecniche e suggestioni culturali, «Documenti del territorio», n. 43, 2001, p. 2 - 11, ora in centrointerregionale-gis.it , URL consultato il 2 novembre 2016

[NOAA-13229_1]

Chart: 13229_1 SOUTH COAST OF CAPE COD TO BUZZARDS BAY MA, Scale: 1: 40000, Edition: 31, Edition Date: 09/01/2010, Regions: Block Island, RI to the Canadian Border. cfr. geographic.org , URL consultato il 2 novembre 2016

[NOAA-13248_1]

Chart: 13248_1 CHATHAM HARBOR AND PLEASANT BAY MA, Scale: 1:20000, Edition: 11, Edition Date: 06/01/2011, Regions: Block Island, RI to the Canadian Border. cfr. geographic.org , URL consultato il 2 novembre 2016

[NOAA-13244_1]

Chart: 13244_1 EASTERN ENTRANCE TO NANTUCKET SOUND, Scale: 1:40000, Edition: 40, Edition Date: 07/01/2005, Regions: Block Island, RI to the Canadian Border. cfr. geographic.org , URL consultato il 2 novembre 2016

[NOAA-13237_1]

Chart: 13237_1 NANTUCKET SOUND AND APPROACHES MA, Scale: 1:80000, Edition: 40, Edition Date: 03/01/2007, Regions: Block Island, RI to the Canadian Border. cfr. geographic.org , URL consultato il 2 novembre 2016

[NOAA]

Si veda il catalogo interattivo - Office of Coast Survey, Agenzia federale National Oceanic and Atmospheric Administration, in charts.noaa.gov , URL consultato il 2 novembre 2016

[MS 1977]

Mario Soldati, La sposa americana, Arnoldo Mondadori Editore - Oscar Mondadori, Milano 1977

[MS 1974]

Mario Soldati, Lo smeraldo, Arnoldo Mondadori editore, Milano 1974, e ora in Mario Soldati (a cura di Bruno Falcetto), Romanzi, Arnoldo Mondadori editore - I Meridiani, Milano 2006

[RRH 1981]

Richard R. Hobbs [Commander, U. S. Naval Reserve], Marine Navigation 1: Piloting, Naval Institute Press Annapolis - Maryland 1981

[BF 2009]

Bruno Falcetto, Soldati, una vita "a novelle" , in Mario Soldati (a cura di Bruno Falcetto), Romanzi brevi e racconti, Arnoldo Mondadori editore, Milano 2009

[JTJ 2012]

Johna Till Johnson (with additional text, charts, and photos by Vladimir Brezina), Circumnavigating Monomoy [July 2011], February 13, 2012, Wind Against Current - Thoughts on kayaking, science, and life, in windagainstcurrent.com, URL consultato il 2 novembre 2016

[MS 1935]

Mario Soldati, America primo amore [1935], Arnoldo Mondadori Editore - Oscar Mondadori, Milano 1976

[IC 1972]

Italo Calvino, Le città invisibili, Giulio Einaudi editore, Torino 1972

Fonte dell'immagine: Confronto dimensionale tra il tratto di costa atlantica (New York - Cape Cod) e quello delle coste della Sicilia settentrionale e della Calabria (Mare Tirreno meridionale - settore est), nostra elaborazione, con l'applicazione del sito thetruesize.com , URL consultato il 2 novembre 2016

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